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Cinque serie al femminile su Sky e Netflix

Netflix e Sky portavoci dei diritti femminili

Le piattafore video sono entrate nelle case delle persone stravolgendo anche il modo di guardare determinati contenuti. Si trova di tutto, si può vedere quel che si vuole a tutte le ore, il mondo Netflix ha portato una ventata di cambiamenti enormi travolgendo anche usi e costumi di tante persone.

La tv a portata di click, le app delle proprie paytv e la possibilità di poter spaziare continuamente da un genere all’altro è una caratteristica oramai di tutte le piattaforme video. Netflix, Sky, Prime Video, Disney e via dicendo. Più contenuti originali e non, diverse produzioni e svariate tematiche da trattare nelle serie tv e nei fim.

Aumentano i contenuti di qualità, a sfondo sociale, serie o film sulla parità di diritti, inclusione, diversità. Vi è per fortuna direi un’urgenza comunicativa da parte degli sceneggiatori, non unicamente da grande schermo, anche le piattaforme video posseggono dei piccoli capolavori, o delle serie interessanti proprio per le tematiche trattate. Le sale cinematografiche sono un’altra cosa ma anche da casa si possono vedere dei contenuti tutt’altro che scadenti.

Le 5 serie da non perdere

Oggi nello specifico vi parleremo delle cinque serie che sventolano la bandiera dei diritti delle donne e della parità di genere. Perchè serie e non film? C’è da dire che anche il mercato cinematografico si è evoluto e son diversi anni che ci troviamo di fronte al fenomeno delle serie tv più amate, più viste e più acclamate. Alcune sono delle piccole chicche, poco più lunghe di un film e spesso riescono a raccontare una storia in tutte le sue sfaccettature proprio per la presenza di 4 o più episodi. 

Abbiamo selezionato nello specifico 5 serie che hanno a che fare in modi differenti con i diritti delle donne e la parità di genere. Maid, Unorthodox, Big Little Lies, Chiamatemi Anna e La regina di Scacchi. Cinque serie presenti su diverse piattaforme video, Netflix e Sky nello specifico. Andiamole a vedere una ad una.

MAID

 Si trova su Netflix, è una mini serie americana di 10 puntate. Al centro del racconto, una madre e sua figlia di quattro anni costrette a scappare di casa a causa delle violenze psicologiche del marito nonchè padre della bambina. La serie narra molto bene le difficoltà enormi che alcune donne da sole con figli e senza lavoro sono costrette ad affrontare per poter avere una vita decente, una casa e un frigo da poter riempire. Una scelta molto coraggiosa quella di Alex la protagonista della serie ed una strada tortuosa da percorrere. Un prodotto ben fatto, credibile e un cast notevole. 

UNORTHODOX

E’ la storia di Esty, una ragazza diciannovenne in contrasto con le rigide regole della comunità ortodossa chassidica presente a Brooklin. Le donne hanno pochi diritti, non possono dedicarsi allo studio dell’arte, della musica ne tanto meno leggere la Thorah, servono quasi esclusivamente per procreare e far crescere la comunità. E’ una serie nella quale spiccano tutti gli usi e costumi di questa comunità religiosa, e per questo è sin da subito affascinante. Esty cerca la fuga e aspira all’Europa, la mini serie è infatti ambientata in parte in America in parte a Berlino. E’ un lungo film di quattro ore praticamente, gli episodi sono solo quattro. E’ un viaggio nella cultura ortodossa del quartiere di Willamsburg basato sulla autobiografia della Feldman “Ex Ortodossa”. Mini serie da non perdere su Netflix!

BIG LITTLE LIES

E’ una serie visibile su Sky e Now Tv. Un Cast d’eccellenza, Nicole Kidman, Merilin Streep nella seconda stagione. E’ la storia di tre amiche che vivono in un paesino americano dove il perbenismo e la bella facciata la fanno da padrone. Tutte e tre alle prese con delle difficoltà personali di un certo spessore si troveranno all’improvviso a nascondere un omicidio. E’ una serie intrigante che racchiude tante tematiche, pregiudizi, stereotipi, violenze domestiche e delle vite femminili intrappolate da radicate abitudini e modi di fare di una comunità dove la menzogna è la soluzione da adottare. La prima stagione è veramente ben fatta, dal cast, alla fotografia accompagnate da una colonna sonora notevole, la seconda stagione non è all’altezza della prima ma porta avanti il racconto di queste donne che provano a far valere i loro diritti e a dar vita ad una nuova rinascita. 

LA REGINA DI SCACCHI

Questa serie è un original Netflix, protagonista assoluta una giovane donna, genio degli scacchi, una disciplina negli anni 50 praticata per lo più da uomini. Lei orfana e prodigiosa decide di dedicare l’intera vita agli scacchi. Si vede nella serie tutta l’evoluzione di questa bambina che attraverso gli scacchi dovrà in realtà affrontare i buchi neri della sua esistenza, l’abbandono, la dipendenza, il rispetto per la sua e altrui vita e la famigerata rivalità tra scacchisti americani e russi esclusivamente uomini. L’ambientazione, i costumi e la particolarità indiscussa dell’attrice rendono la serie veramente attraente. Anch’essa è tratta da un romanzo di Walter Tevis edito nell’83. Una storia avvincente che vi terrà incollati allo schermo a tal punto da gioire e soffrire insieme a questa magnetica figura femminile, che apporterà una serie di cambiamenti non solo individuali ma anche all’interno di un pezzetto di società americana. 

CHIAMATEMI ANNA

La trovate su Netflix, da vedere in famiglia o in compagnia di bambini/adolescenti. Basata sul romanzo di Anna dai capelli rossi, la serie è canadese ed ha avuto un gran successo sin dalla sua prima stagione. Diciamo che ha poco a che fare con il romanzo di inizio 900, se non per l’incipit e i suoi personaggi, ma la serie si evolve e cresce con Anna non solo per le avventure della brillante ragazzina dai capelli rossi ma affronta puntata dopo puntata, stagione dopo stagione la tematica della libertà femminile, cosa vuol dire diventare donne “libere”, il poter far valere la propria opinione in un periodo in cui le ragazze rivestivano un ruolo ancora marginale sopratutto a quell’età. Identità di genere, razzismo, il diritto d’opinione e la libertà di poter amare chi si vuole, in un’epoca come quella di inizi 900. E’ un inno alla libertà e all’abbattimento degli stereotipi questa serie. 

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